L’opera qui presentata nasce come frutto di una commissione: una Via Crucis. Un progetto che in un primo momento ha generato disorientamento nell’artista: quale poesia è ancora possibile nella sofferenza per eccellenza? La sfida l’ha spinta ad approfondire la sua ricerca di senso e la sua contemplazione. 
 
Il risultato di questo lavoro è di una vivacità sorprendente, unisce ricchezza scenografica e profondità spirituale. Ma l’artista non si è fermata a questo, si è lasciata condurre dall’opera stessa fino in fondo all’alchimia che trasforma il cammino della croce nel cammino della fede: alle 14 stazioni della Passione inizialmente previste, ne ha aggiunte altre 14, che svelano il mistero della Resurrezione. Dalla Via Crucis scaturisce, irrefrenabile, una Via Lucis. 
 
Questi 28 quadri ed il loro commento aprono una strada originale e luminosa che percorre questa grande drammaturgia della fede cristiana, riuscendo a misurarsi con le domande fondamentali della nostra umanità. 
 
Perché le tenebre non avranno l’ultima parola.
 
L’artista Marie Malherbe nasce a Nizza nel 1975. La sua formazione accademica e artistica multidisciplinare la porta da Ginevra a Parigi e da Venezia a Vienna. La sua fonte d’ispirazione privilegiata è la letteratura mistica, specialmente biblica, nella sua dimensione poetica ed iniziatica. Le sue opere, frutto di un’incessante e sfaccettata ricerca, stanno riscuotendo un crescente successo in diversi Paesi. 
 
Roberta Bertoni ha scelto di dedicare a quest’opera la sua tesi magistrale, origine di questo libro. Clément Imbert, che segue regolarmente le mostre dell’artista, si è convinto della pertinenza di questo linguaggio per il nostro mondo alla ricerca di interiorità. 
 
I due autori si sono proposti di intervistare l’artista in merito al suo percorso creativo ed esistenziale. Arricchito da questo doppio sguardo, spirituale ed artistico, questo libro offre una riflessione sul ruolo dell’arte sacra oggi.